Lettera aperta a Bondi: ecco i veri sprechi


Estratto da pagina 9 di MESSAGGERO ROMA del 15-11-2012 

 Alla prossima giunta del Lazio serve un assessore alle Politiche della Salute». Ad affermarlo è un gruppo di Professioni della Sanità laziali, riuniti nelle associazioni Silvio Natoli e l`AltraSanità, che hanno inviato una lettera aperta al commissario Enrico Bondi, auspicando «una profonda riorganizzazione del sistema». Scrivono a Bondi: il Lazio ha bisogno anche di lei. «Può mettere mano ad un sistema di acquisti dissennato in cui spesso si intravede il prevalere di interessi di bottega; può imporre bilanci chiari, leggibili e resi pubblici in tempi certi; può imporre la centralizzazione di certi servizi, ipertrofici quanto inefficienti, introdurre un vero sistema di confronto e valutazione delle performance regionali ed aziendali in grado di ridurre il debito eliminando gli sprechi, ma non i servizi».Aggiungono: «Serva anche una vera rivoluzione del sistema che cambi l`articolazione delle aziende, decisamente troppe»


Lettera integrale: 

Egregio Dr Bondi,
siamo tra quanti non hanno brindato al suo arrivo, non certo per disistima ma perché la sua storia, il suo nome, mandavano il messaggio che la sanità del Lazio è solo un problema di soldi. Non è così! Purtroppo il problema maggiore è quello di un servizio sanitario che costa, ma non funziona perchè condizionato da alcuni difetti strutturali, come la presenza di tante Università ed una larghissima presenza di Istituti a carattere scientifico e Ospedali religiosi, con il radicamento di una cultura organizzativa arretrata e penalizzato per più di un decennio da una gestione regionale di bassissima qualità e grande incompetenza.
Per noi quel che è necessario è una profonda riorganizzazione del sistema gestita da chi conosce la specificità del servizio sanitario del Lazio e la complessità dei servizi alla persona.
Col passare dei giorni però la nostra opinione è in parte cambiata: il Lazio ha bisogno anche di Lei!
Chi infatti più di Lei può mettere mano ad un sistema di acquisti dissennato in cui spesso si intravede il prevalere di interessi di bottega di amministratori che operano per l’interesse di questo o quel politico, chi può riuscire finalmente ad imporre bilanci chiari, compilati allo stesso modo da ogni azienda, leggibili e resi pubblici in tempi certi?
E ancora…..chi più di Lei può imporre la centralizzazione di certi servizi, ipertrofici quanto inefficienti, presenti nelle aziende sanitarie, chi può impegnarsi ad introdurre un vero sistema di confronto e valutazione delle performance regionali ed aziendali in grado di ridurre il debito eliminando gli sprechi…e non i servizi?
Quindi benvenuto Dr Bondi, anche perché La sappiamo indipendente ed impermeabile alle pressioni che sono soliti fare i vari capibastone della triste politica romana e laziale.
Restiamo convinti però che serva anche altro, una vera rivoluzione del sistema che cambi l’articolazione delle Aziende, decisamente troppe oggi, distinguendo chiaramente tra chi deve garantire le prestazioni e chi gestisce le strutture che le producono, che metta mano alla selezione dei dirigenti ad ogni livello ed all’organizzazione interna agli ospedali in cui oggi spiccano sacche di inefficienza e caos organizzativo.
Per questo sosteniamo la necessità che la prossima Giunta abbia un Assessore alle politiche della Salute.
Se Lei vorrà intraprendere questo percorso di cambiamento, circondandosi di persone competenti in materia di cui non sembra abbondare la struttura regionale, saremo i primi a complimentarci.
Come associazioni di operatori del mondo della sanità, sia amministrativi che sanitari, da alcuni anni proviamo a far riflettere lavoratori e politici su questi temi, con alterne fortune. Nel corso del tempo abbiamo elaborato una serie di proposte di cambiamento che ovviamente sono a Sua disposizione. Lunedì 19 novembre alla sala Di Liegro le presenteremo in una iniziativa pubblica in cui saranno presenti numerosi operatori, politici ed esperti del settore. Se volesse partecipare sarebbe ovviamente il benvenuto.
Grazie per l’attenzione

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